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Incidenti domestici, quando il pericolo si nasconde dentro casa

Quanto tempo ancora passeremo all’interno delle mura domestiche? È doveroso ricordare come i nostri “nidi” non siano scevri da pericoli.

Siamo dentro Fase 2, in cui per molti italiani è previsto il rientro al lavoro, con la riapertura di esercizi che ci consentiranno di uscire dall’ambito domestico. Si tratta di un riavvio graduale e dovremo pazientare ancora un po’ prima di tornare alla piena normalità. Ci sarà chi continuerà ad operare in modalità di telelavoro e per diverse categorie di persone, tra cui studenti e pensionati, le uscite saranno limitate al rifornimento di cibo e farmaci o giustificate da motivi di salute o altre necessità urgenti.

Non potremo ancora trovarci con gli amici né frequentare bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri. È di estrema importanza che le indicazioni fornite dal Governo siano rispettate, per evitare che vengano vanificati gli sforzi del personale sanitario e di coloro che hanno seguito alla lettera quanto espresso dai decreti finora pubblicati, per tutela di sé stessi e senso di responsabilità verso il prossimo. Può essere quindi utile analizzare le principali insidie che si celano all’interno di casa.

La maggior parte degli incidenti domestici è rappresentata da ferite provocate da oggetti taglienti. Vi sono poi le cadute da scale, sedie, sgabelli e gli scivolamenti all’interno di docce e vasche o su tappeti non fissati saldamente al pavimento, con conseguenti contusioni, fratture e traumi di altro tipo.

Molti accessi al pronto soccorso sono dovuti alle ustioni da contatto con pentole bollenti, ferri da stiro, vapore e olio da frittura. Occorre evitare che fili elettrici e prolunghe possano essere d’intralcio e prestare la massima attenzione nell’uso di phon, rasoi e altri apparecchi elettrici, che non vanno mai azionati in presenza di superfici bagnate per scongiurare il rischio di folgorazione.

Nei bimbi sono purtroppo frequenti il soffocamento da ingestione di corpi estranei e le intossicazioni. Importantissima, non solo per i più piccoli, è la conservazione dei detergenti per la casa all’interno dei loro contenitori: assolutamente sconsigliato travasarli in recipienti diversi, privi di etichetta. Anche perché, in caso di ingestioni accidentali, le indicazioni fornite sull’imballaggio dei prodotti per la pulizia possono rivelarsi fondamentali per i sanitari, soprattutto dei centri antiveleno.

Se si hanno piccini in casa occorre proteggere le prese elettriche con copriprese e gli angoli dei tavoli e di tutte le superfici sporgenti con proteggi-spigoli. I medicinali vanno sempre conservati al di fuori della vista e della portata dei bambini.

Per saperne di più, consultate la pagina dedicata agli incidenti domestici sul sito del ministero della Salute.

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