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Autismo da adulti: esiste tale condizione a esortio tardivo?

Esiste un autismo a esordio tardivo? Quali sono i sintomi dei disturbi dello spettro autistico in età adulta? Come capire se si è adulti autistici?

Non esiste una diagnosi ufficiale di “autismo tardivo” o “autismo in età adulta”. Dati e ricerca scientifica evidenziano che l’esordio dei sintomi avviene nella prima infanzia. Tuttavia ci sono bambini che sembrano regredire rispetto al proprio percorso di crescita, manifestando comportamenti assimilabili a quelli autistici. E ci sono persone che sembrano sviluppare sintomi dello spettro autistico da adolescenti o da adulti.

Quando compaiono i sintomi dell’autismo?.

Da ragazzi e in età adulta si possono manifestare sintomi inquadrabili tra quelli dello spettro autistico? Sì, ma in questi casi è assai probabile che quel giovane o quell’adulto abbia manifestato segnali di autismo già nella primissima infanzia (forse mai diagnosticati), almeno entro i primi 3 anni di vita. Quindi coloro che sembrano improvvisamente adottare comportamenti autistici in realtà non lo hanno fatto dopo un periodo di sviluppo regolare ed equilibrato. Potrebbero invece aver sviluppato nel tempo una serie di problemi comportamentali o di comunicazione sociale, alcuni dei quali esplosi in età adulta.

Comportamenti simili all’autismo ma che non sono autismo.

Spesso si etichettano in modo errato o superficiale determinati comportamenti e stati d’animo, propri o di coloro che ci circondano. Una persona esigente non è necessariamente affetta da un disturbo ossessivo-compulsivo. L’essere lunatici non significa per forza soffrire del disturbo bipolare. Sentirsi di pessimo umore non si traduce automaticamente in una diagnosi di depressione. Nel caso dell’autismo, si tratta di un complesso disturbo dello sviluppo di solito diagnosticato in tenera età e non bastano alcune “stranezze” per definire qualcuno (o autodefinirsi) autistico.

Riconoscimento tardivo dei sintomi autistici.

Si può parlare di esordio tardivo dei sintomi di autismo? Abbiamo visto che non è esatto, poiché la letteratura scientifica sull’argomento ha dimostrato che i sintomi si manifestano nel primo periodo di sviluppo di un bambino. Ciò non toglie che possano emergere parzialmente più tardi oppure essere mascherati da strategie apprese in età adolescenziale o adulta. Nel caso di autismo ad alto funzionamento, per esempio, la diagnosi del disturbo nel bambino o nell’adulto potrebbe essere tardiva rispetto alla maggioranza dei casi. E questo non perché i sintomi autistici abbiano improvvisamente fatto la loro comparsa nella vita di questa persona. Piuttosto, è probabile che siano talmente lievi che solo sedimentandosi nel tempo si sono resi più evidenti.

Autismo ad alto funzionamento negli adulti.

Un disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento presenta sintomi contenuti, ovvero più leggeri, rispetto a quelli dell’autismo a basso funzionamento. Di conseguenza, questa condizione permette alla persona che ne è affetta una vita tutto sommato indipendente nella gestione della propria persona e della propria quotidianità. Ecco perché, a volte, l’autismo ad alto funzionamento viene diagnosticato tardi, “da grandi”, quando il paziente ha ormai già imparato a riconoscerne e controllarne sfide e sintomatologia. Il che non vuol dire che non ha più senso rivolgersi a specialisti e seguire una terapia, perché questi supporti mirati aiuteranno il paziente a governare meglio il disturbo e a migliorare la qualità della sua vita.

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