Uno studio chiamato Asap (Affective sensitivity to air pollution) ha esplorato la relazione tra i livelli giornalieri di inquinamento atmosferico e le fluttuazioni dell’umore delle persone. Combinando i dati sull’inquinamento dell’aria con le valutazioni psicologiche raccolte tramite un campionamento dell’esperienza, i ricercatori hanno potuto quantificare quanto gli stati affettivi degli individui variano in base alla qualità dell’aria che respirano ogni giorno.
Impatto dell’inquinamento sull’umore
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I risultati hanno mostrato che, per l’individuo medio, nei giorni con maggiore inquinamento atmosferico l’attivazione emotiva risulta inferiore. Ciò suggerisce che l’esposizione all’aria inquinata possa ridurre le reazioni emotive, con potenziali ripercussioni sulla salute mentale a lungo termine. Infatti, alterazioni dell’umore sono implicate in molti disturbi psicologici.
Differenze individuali nella sensibilità all’inquinamento
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Tuttavia, lo studio ha rilevato anche notevoli differenze tra le persone nella loro sensibilità affettiva all’inquinamento atmosferico. Alcuni individui hanno mostrato fluttuazioni dell’umore più marcate in risposta alle variazioni giornaliere nella qualità dell’aria, mentre altri sembrano meno influenzati. Comprendere tali differenze può aiutare a identificare le persone più vulnerabili agli effetti dell’inquinamento sulla salute mentale e a sviluppare interventi mirati.
Il ruolo del medico curante
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È utile ricordare che le informazioni fornite hanno scopo puramente divulgativo e non intendono sostituire il parere del medico curante o dello specialista. In caso di disturbi dell’umore persistenti o altri sintomi di malessere psicologico, è sempre necessario consultare un professionista sanitario per una valutazione e un trattamento appropriati.