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L’eccessivo consumo di sale: un rischio per la salute cardiovascolare

Il sale, se consumato in quantità eccessive, può contribuire all’insorgenza di patologie cardiovascolari, ipertensione e problemi renali. Perché e come ridurne l’assunzione.

Il sale, o cloruro di sodio, è un ingrediente usato nella preparazione e conservazione degli alimenti. Il suo consumo eccessivo può avere ripercussioni negative sulla salute, in particolare sul sistema cardiovascolare. L’assunzione di elevate quantità di sale è associata a un aumentato rischio di sviluppare ipertensione arteriosa, condizione caratterizzata da una pressione sanguigna costantemente elevata.

Ipertensione arteriosa e le complicanze

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L’ipertensione arteriosa può danneggiare le arterie e aumentare il rischio di eventi cardiovascolari, principalmente infarto del miocardio e ictus. L’eccesso di sale può portare a ritenzione idrica, causando gonfiore e ulteriore aumento della pressione sanguigna. Nel lungo termine, l’elevata assunzione di sale può anche compromettere la funzionalità renale, poiché i reni svolgono un ruolo nella regolazione dell’equilibrio idrico e salino dell’organismo.

Ridurre il consumo di sale per la salute cardiovascolare

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Per prevenire le conseguenze negative dell’eccesso di sale, è consigliabile limitare il consumo di alimenti processati e confezionati, che contengono elevate quantità di sale. Durante la preparazione dei pasti è possibile sostituire il sale con erbe aromatiche e spezie per insaporire i piatti senza aumentare l’apporto di sodio. Leggere attentamente le etichette nutrizionali degli alimenti può aiutare a identificare quelli con un minor contenuto di sale. Il consiglio del farmacista non intende sostituire il consulto con il medico curante, ove la problematica presentata dovesse perdurare. È necessario contattare il medico curante o il medico specialista di riferimento per una valutazione approfondita e un’adeguata gestione delle condizioni di salute.

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