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Rischio di trombosi con l’uso combinato di anticoncezionali e Fans: conferme da uno studio

Uno studio danese ha confermato il rischio di trombosi nell’uso combinato di anticoncezionali e Fans, con un rischio maggiore per le donne con diabete.

Un’indagine pubblicata nel settembre 2023 ha corroborato il pericolo di trombosi nell’impiego congiunto di anticoncezionali e Farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans). La Società italiana di diabetologia ha sottolineato che le donne diabetiche presentano una predisposizione superiore. L’indagine “Venous thromboembolism with use of hormonal contraception and non-steroidal anti-inflammatory drugs: nationwide cohort study” è stata pubblicata sulla rivista Bmj e ha esaminato l’effetto dell’uso simultaneo di contraccettivi ormonali e farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) sul rischio di tromboembolia venosa.

La Società italiana di diabetologia ha acceso i riflettori sulla problematica e ha sottolineato che il rischio supplementare di eventi trombotici nelle donne che fanno uso di contraccettivi ad alto rischio, come la combinazione di estro-progestinici, è quattro volte superiore rispetto a quelle che non li utilizzano. Inoltre, il rischio a seguito dell’uso di Fans aumenta di sei volte per quelle che utilizzano ibuprofene e fino a 12 volte per il diclofenac. Ancora più grave, con un effetto moltiplicatore, il rischio che è di 50 volte superiore quando si assumono contraccettivi orali e Fans contemporaneamente.

L’uso di Fans e il rischio trombotico. La Società italiana di diabetologia ha inoltre sottolineato che anche l’uso di Fans diversi dall’aspirina ha dimostrato di aumentare il rischio. In particolare, ibuprofene, diclofenac, naprossene e le nuove molecole inibitori delle ciclo-ossigenasi favoriscono l’aggregazione piastrinica, alla base della formazione di placche che possono staccarsi dalle pareti dei vasi e viaggiare fino ai polmoni. Inoltre, sebbene numerose condizioni siano state riconosciute come fattori di rischio per la Tev, come traumi o interventi chirurgici agli arti inferiori, età avanzata e obesità, è stato stimato che circa il 25-50% dei pazienti affetti per la prima volta da Tev non presentano fattori di rischio facilmente identificabili.

Rischio di tromboembolismo venoso in base al tipo di contraccettivo. La Società italiana di diabetologia ha poi ricordato la classificazione dei contraccettivi ormonali sulla base del rischio di tromboembolismo venoso. In particolare, tra i medicinali ad “alto rischio” rientrano cerotti combinati estrogeni + progestinici, anello vaginale, compresse da 50 nanogrammi di etinil estradiolo, progestinici desogestrel, gestodene, drospirenone, e antiandrogeno ciproterone. Quanto ai farmaci a “medio rischio”, vi sono tutti gli altri contraccettivi orali combinati e iniezione di medrossiprogesterone. Tra i medicinali a basso o nessun rischio di tromboembolismo venoso rientrano le compresse di solo progestinico e gli impianti e dispositivi intrauterini. Il consiglio del farmacista non intende sostituire il consulto con il medico curante. Se la problematica presentata dovesse perdurare, è necessario contattare il medico curante o il medico specialista di riferimento.

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