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Cannabis in gravidanza, studio ne mostra rischi reali

Un recente studio dimostra i rischi reali associati all’utilizzo di cannabis in gravidanza.

L’esposizione regolare al Thc, il principale ingrediente psicoattivo della cannabis, durante la gravidanza ha un impatto significativo sullo sviluppo placentare e fetale. È quanto mostrato da un nuovo studio condotto da ricercatori della Western University e della Queen’s University. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Scientific Reports, utilizza un modello di ratto e cellule placentare umane per dimostrare che l’esposizione materna al Thc durante la gravidanza ha un impatto misurabile sia sullo sviluppo degli organi del feto sia sull’espressione genica che è essenziale per la funzione placentare .

In tal senso, i ricercatori hanno dimostrato in un modello di ratto che un’esposizione regolare a una bassa dose di THC che imita l’uso quotidiano di cannabis durante la gravidanza ha portato a una riduzione del peso alla nascita dell’8% e alla crescita del cervello e del fegato di oltre il 20%. «Questi dati – evidenzia Dan Hardy, professore associato presso la scuola di Schulich occidentale di Medicina e Odontoiatria e coautore del documento – supportano studi clinici che suggeriscono che l’uso di cannabis durante la gravidanza è associato a bambini a basso peso alla nascita. I dati clinici sono complicati perché confusi da altri fattori come lo stato socioeconomico».

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